COCOMERO (ANGURIA): NELLA TOP 10 DEI FRUTTI ESTIVI PIÙ ANTITUMORALI, AFRODISIACI, DETOSSINANTI E AMICI DEL CUORE PIÙ EFFICACI!
Tutti conoscono le caratteristiche principali dell’anguria, ma ad un esame più approfondito risulta innegabile la sua azione antitumorale, afrodisiaca (per l’uomo) e protettiva nei confronti del cuore. Frutto ricco di acqua, vitamine A, B1, B2 e C , sali minerali, viene spesso consigliato per reintegrare i liquidi sudati durante le afose giornate estive, proprio come quelle che stiamo vivendo. Partiamo subito nell’analizzare le principali sostanze ad azione antitumorale. Il cocomero è una preziosa fonte dell’aminoacido arginina e di citrullina (presente solo nella parte bianca del frutto)! Già da qui capiamo la triplice azione terapeutica menzionata nel titolo del post. La citrullina viene trasformata in arginina dal corpo aumentando l’irrorazione dei corpi cavernosi del glande. L’arginina e la citrullina dilatano le arterie mantenendole elastiche, stimolano la produzione di ossido nitrico (vasodilatatore) e permettono che più ossigeno giunga col sangue direttamente nell’organo sessuale maschile, aumentandone l’erezione e diminuendo la pausa refrattaria. Pensate che da studi fatti, pare che mangiare sei fette di cocomero corrisponda ad assumere un viagra! Con tre fette ci si assicura l’azione di un mezzo viagra…e tre fette, dopo cena, o come cena stessa, si riescono a mangiare bene. L’arginina esplica anche un’azione antitumorale notevole, stimolando la produzione di linfociti-T in grado di uccidere le cellule tumorali; all’arginina viene riconosciuto un forte potere antiangiogenetico inibente lo sviluppo di nuovi vasi sanguigni delle cellule cancerose. Essa è immunomodulante e detossicante, agendo anche indirettamente nel contrastare la neoangiogenesi tumorale, spesso correlata ad intossicazioni da agenti chimici, metalli pesanti e tossine varie. L’arginina aumenta l’effetto della chemioterapia ed è un valido epatoprotettore. Vi sono addirittura protocolli oncologici (vedi dott Keller) che prevedono la somministrazione per via endovenosa di arginina e che hanno dato buoni risultati in termini di aumento della durata e della qualitá della vita dei pazienti neoplastici, in molti casi addirittura guariti. L’arginina interviene anche nell’aumentare l’ossidazione dei grassi a scopo energetico agendo da dimagrante.
Proseguendo nell’analisi delle sostanze nutraceutiche, ovvero ad azione farmacologica, troviamo il betacarotene, carotenoide precursore della vitamina-A.
Il betacarotene svolge azioni antitumorali degne di nota, e, non a caso, viene inserito nel protocollo oncologico definito MDB (Metodo Di Bella). Il betacarotene inibisce la perossidazione lipidica e aumenta i livelli del glutatione, il detossicante endogeno più potente in assoluto, impiegato nella neutralizzazione e nell’eliminazione di metaboliti tossici e cellule cancerose. Coincidenza vuole che, in molti casi, durante lo sviluppo del cancro i livelli di glutatione nel corpo siano più bassi della norma! Esercita, inoltre, un effetto antiproliferativo diretto sulle cellule tumorali, ne sopprime in modo significativo sia la mobilità che la sintesi del DNA e la proliferazione cellulare. Come appena visto, stando a vari studi, il betacarotene esercita direttamente una specifica azione sia preventiva che terapeutica nella patologia neoplastica.
La vitamina A, presente nel cocomero e derivata anche dalla conversione del betacarotene, provoca la morte della cellula neoplastica per #apoptosi, attraverso l’attivazione di enzimi cellulari proteolitici,le caspasi, e la degradazione del fattore della trascrizione generale Sp-1. Nel cocomero troviamo anche una buona fonte di licopene, l’antiossidante/antitumorale carotenoide tipico anche del pomodoro e della albicocca. Pensate che il licopene è 100 volte più antiossidante della vitamina più antiossidante in assoluto, ovvero la vitamina E.
Il licopene esplica azione antiangiogenetica nei confronti delle cellule cancerose ed inoltre risulta essere: – antinfiammatorio. – antidoto contro le aflatossine, le ciclosporine e il cadmio. – anticolesterolemico: inibisce la sintesi di colesterolo e aumenta la degradazione della lipoproteina a bassa densità (LDL). -protegge la retina e la pelle dai danni delle radiazioni UV. -protegge da malattie cardiovascolari riducendo le proporzioni delle cellule schiumose che nel sangue vanno poi a formare le placche fibrose, riduce gli agenti infiammatori che incrementano il rischio di trombosi. Anche la buona concentrazione di vitamina C ne incrementa le azioni antiossidante, antitumorale, e antivirale. Nel cocomero, come pure nelle zucchine e nelle crucifere (cavoli e broccoli) è infine presente un’altra sostanza dalla spiccata azione antitumorale, trattasi della cucurbitacina-B.
La cucurbitacina è antineoplastica e dotata di forte azione apoptotica, inducendo la morte delle cellule cancerose. Ad alte dosi può esser mortale, come è purtroppo successo ad un settantenne tedesco che è morto dopo aver consumato le zucchine del proprio orto. A dosi non tossiche la cucurbitacina, oltre che antitumorale, si dimostra analgesica e antinfiammatoria. Il succo di cocomero è una ricca fonte di acido gallico ,un fenolo dalle azioni antiemorragiche, antiossidante, antimicrobiche, antinfiammatorie e antitumorali. Infine, il cocomero è ricco di antocianidine, polifenoli responsabili del colore rosso dei frutti, che esplicano un potente effetto antiangiogenetico e inibente l’attività dei recettori della VEGF, associata appunto alla angiogenesi delle cellule tumorali. La cucurbitacina rallenta il cancro alla prostata dell’86% in vivo, sopprime leucemie, cancro al seno, alle ovaie, ai polmoni, al pancreas,e al fegato. È un ottimo antiossidante-antinfiammatorio e protegge il fegato dalle sostanze tossiche. I semi di cocomero sono una ricca fonte di acidi grassi polinsaturi e omega 3, vitamina E, potassio, #magnesio , proteine e fibre. I semi di cocomero sono utili per il benessere intestinale, per favorire un giusto rapporto del colesterolo fra HDL e LDL, per ridurre il rischio cardiovascolare, per controllare i picchi glicemici, contro l’ asma e l’iperattivazione del sistema immunitario. Col cocomero, magari quello ormai un po’ troppo maturo per esser consumato, abbinandovi burro di karité, sale marino e altri ingredienti, potete preparare un ottimo scrub ad azione emolliente e nutriente per i piedi.
Articolo a cura del Dott. Calamita Stefano, fonte: NPH