Diabete Tipo 2
Si prevede che la prevalenza mondiale di diabete di tipo 2 passerà dal 2.8% del 2000, al 4.4% nel 2030.
Nella maggior parte dei casi il diabete di tipo 2 si manifesta molto prima che venga diagnosticato, e molte delle nuove diagnosi di diabete presentano già complicazioni come ischemie cardiache, e degli arti inferiori, molto comuni sono anche gli episodi di complicazioni microvascolari, come nefropatie e retinopatie. Nelle nuove diagnosi di diabete la prevalenza di patologie come, aterosclerosi periferica (15%), malattie coronariche (15%), infarto (5%), retinopatia (5-15%). Inoltre c’è una forte incidenza di altri fattori di rischio, per esempio, l’80% dei pazienti sono obesi, dal 60-80% sono ipertesi e il 40-50% hanno una iperlipidemia, con un tasso di mortalità del 60%
I vantaggi dell’esercizio fisico nei diabetici di tipo 2 sono ampiamente documentati ed sono ormai comprovati come l’esercizio fisico, sia insieme a dieta e terapia farmacologica fondamentale nella prevenzione e nel trattamento del diabete di tipo 2.
Molti studi hanno evidenziato come un aumento dei livelli di attività fisica producevano significativi miglioramenti nel controllo glicemico, ottenendo un miglioramento medio tra -0.4% e 0.6% dell’emoglobina A1c. L’attività fisica riduce significativamente la risposta insulinica come espressione di una migliorata sensibilità a questa e un miglioramento dei livelli di trigliceridi.
Un programma di allenamento aerobico (55 min tre volte a settimana) produce una diminuzione del grasso sub cutaneo addominale e viscerale. In una meta analisi del 2007 che valutava gli effetti di un allenamento aerobico di minimo otto settimane sui lipidi e lipoproteine in pazienti con diabete di tipo 2, ha mostrato una diminuzione del 5% in colesterolo LDL .
L’attività fisica aumenta la sensibilità insulinica nei muscoli, e, la contrazione muscolare induce un uptake di glucosio nei muscoli, un aumento del segnale post recettoriale dell’insulina, un aumento dei trasportatori di glucosio (GLUT4), aumenta l’attività di sintesi del glucosio e dell’esochinasi, un minor rilascio e una migliore clearence degli acidi grassi liberi, e un aumento del trasporto del glucosio al muscolo, grazie ad un’incrementata rete capillare muscolare.
Nella maggior parte dei pazienti con diabete di tipo 2, non ci sono particolari raccomandazioni o regole, è comunque importante, per chi viene trattato con sulfaniluree , insulina o regolazione postprandiale, riceve informazioni e consigli per evitare l’insorgere di ipoglicemia.
Nel complesso, evitare lo svolgimento di attività fisica comporta più rischi che svolgerla.
Bisogna tuttavia post porre l’inizio dell’attività se i livelli di zucchero nel sangue sono >17 mmo/L, oppure <7 mmo/L se il paziente riceve terapia insulinica. In caso di neuropatia e rischio di ulcere ai piedi, le attività ad alto impatto, dovrebbero essere evitate, un ripetuto sforzo su un piede neuropatico, può portare a una frattura o a ulcere, perciò sono sconsigliate attività come, treadmill, lunghe camminate e l’uso dello step, mentre esercizi come, cyclette, nuoto e vogatore sono raccomandate. Inoltre, bisogna essere consapevoli che pazienti con una neuropatia autonomica, possono essere soggetti a ischemia silente, che può causare morte improvvisa, questi soggetti, tipicamente soffrono di tachicardia a riposo e scarsa termoregolazione.
Importante precisazione: l’ attività motoria non deve essere svolta con temperature troppo fredde o troppo calde, e bisogna rimanere sempre ben idratati durante l’allenamento