Gestire le intolleranze alimentari fa dimagrire?
Le intolleranze alimentari costituiscono una tematica vasta, ricca di falsi miti e teorie che non hanno alcun riscontro nella realtà dei fatti. Se qualcuno ti ha mai detto di aver perso chili dopo aver tagliato fuori il glutine dalla propria dieta, ti sei mai chiesto se questa perdita è effettivamente dovuta all’intolleranza o se c’è sotto un meccanismo più complesso? In questo articolo verrà approfondito il rapporto tra le intolleranze alimentari e il dimagrimento, per fare chiarezza e capire perché l’intolleranza viene spesso associata alla perdita (o l’aumento) del peso.
Come è nata la convinzione che le intolleranze possono influenzare il dimagrimento?
Questa convinzione è nata con la diffusione delle “diete moda”, che promuovono l’eliminazione di uno specifico alimento per raggiungere un benessere rapido e una perdita di peso veloce.
Quando si perde peso a seguito dell’eliminazione di alimenti come glutine o lattosio, si associa subito questa perdita di peso alla presunta intolleranza al suddetto alimento. In realtà, ciò che spesso accade, è che il peso cala a seguito di una riduzione nelle calorie consumate: eliminando un gruppo di alimenti si riduce anche l’apporto calorico complessivo, che può portare alla perdita di peso. L’equilibrio energetico complessivo è quindi il vero responsabile della perdita del peso.
Qual è la differenza tra allergie e intolleranze?
Le allergie alimentari comportano forti reazioni che coinvolgono il sistema immunitario e i sintomi possono variare da lievi a molto gravi, arrivando ad essere estremamente pericolosi. Le intolleranze alimentari invece possono causare disagi ma non coinvolgono il sistema immunitario; i sintomi delle intolleranze generalmente si esprimono attraverso problemi digestivi come gonfiore, gas, diarrea oppure sintomi non legati all’apparato intestinale ma comunque lievi, come mal di testa e irritabilità. Conoscere la differenza tra le reazioni delle allergie e quelle delle intolleranze è fondamentale per capire come gestire entrambe le condizioni.
Sfatiamo i miti riguardanti le intolleranze alimentari.
Mito: Consumare cibi a cui si è intolleranti fa aumentare di peso.
Realtà: Nessuna ricerca scientifica supporta questa teoria, in quanto l’aumento del peso riguarda il bilancio calorico e non l’intolleranza ad uno specifico alimento.
Mito: Togliere gli alimenti a cui si è “intolleranti” snellisce
Realtà: Alcune intolleranze possono provocare gonfiore addominale e per questa ragione togliere gli alimenti a cui si è intolleranti può snellire la figura, ma non si tratta di un vero e proprio dimagrimento; il dimagrimento si raggiunge piuttosto attraverso un corretto equilibrio tra calorie ingerite e calorie consumate.
Mito: Per ottenere la dieta perfetta bisogna eseguire il test delle intolleranze.
Realtà: La dieta perfetta deve essere studiata sulla base di diversi parametri, non esclusivamente le intolleranze alimentari. Le intolleranze alimentari possono essere incluse in un discorso più ampio di personalizzazione del piano alimentare che tenga conto di altri aspetti che possono influenzare la perdita del peso.
Domanda CLOU : esistono le intolleranze alimentari ?
Alcuni organismi reagiscono in modo differente all’assunzione di sostanze alimentari che possono provocare reazioni anche molto fastidiose come gonfiore, mal di testa , astenia , irritabilità del colon e tante altre che sono veramente molto personalizzate. C’è da dire che ci sono cibi particolarmente difficili da tollerare! Detto ciò è stata indicata la parola intolleranza vicino alla parola alimentare perché tale può essere la condizione : momentanea incapacità del corpo di tollerare un certo cibo .