La dieta Chetogenica nell’autoimmunità

Gennaio 20, 20220
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La dieta Chetogenica nell’autoimmunità

Una malattia autoimmune, è caratterizzata da una disfunzione del sistema immunitario che induce l’organismo ad attaccare i propri organi e tessuti.

Esistono numerose malattie autoimmuni. Fra le più diffuse, la malattia di Graves, l’artrite reumatoide, la tiroidite di Hashimoto, il diabete mellito di tipo 1, il lupus eritematoso sistemico (lupus) e la vasculite. L’obiettivo principale di trattare i pazienti con malattie autoimmuni è quello di ridurre l’infiammazione sistemica che altera la risposta del sistema immune.

Anche se la ricerca non considera ancora le diete a basso contenuto di carboidrati o chetogeniche come valida strategia per trattare le patologie autoimmuni, molti possono beneficiare da un approccio dietetico simile.

La dieta chetogenica non è semplicemente una dieta a basso contenuto di carboidrati bensì un cambiamento metabolico dove il corpo utilizza i grassi invece del glucosio come fonte energetica. Ciò porta una serie di benefici sia a livello cognitivo che infiammatorio. Nello specifico, si è visto che una dieta chetogenica “hight fat” è in grado di ridurre l’infiammazione tissutale in corso di autoimmunità sistemica o organo-specifica. Ciò avviene poiché i grassi alimentari inducono a partire dalle cellule duodenali il rilascio di CCK che si lega ai recettori (CCK-A e –B) a livello sia centrale che periferico su afferenze vagali. Tale legame attiva le vie efferenti vagali con un aumento del rilascio di acetilcolina. L’Acetilcolina inibisce i macrofagi attivati dai PAMPs proinfiammatori inducendo un blocco nell’attività di propagazione del focolaio infiammatorio, sia quest’ultimo
tiroideo, intestinale, articolare o cutaneo a seconda della patologia esaminata.

La dieta Chetogenica nell’autoimmunità

Pertanto, le diete a basso contenuto di carboidrati e ad alto contenuto di grassi inducono un impatto significativo anche sulla composizione del microbiota intestinale. Favoriscono la crescita di batteri benefici che contrastano l’infiammazione e proteggono la barriera intestinale e riducono invece batteri pro infiammatori. Infine, nel trattamento delle patologie
autoimmuni, in associazione alla dieta chetogenica, si consiglia di escludere alimenti proinfiammatori come glutine, caseine (latte e derivati), legumi, carne di maiale e solanacee.


Articolo scritto da:

Dott. Erika Beatrice

Biologa Nutrizionista.

Tel. 06 20763754 – info@percorsomediga.it


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