
Percorso Dimagrante, come sceglierlo e cosa aspettarsi
Sovrappeso e obesità sono problemi difficili da affrontare e da risolvere, al punto che spesso diventa necessario intraprendere un percorso dimagrante nella lotta contro il grasso e contro i chili di troppo.
Certo è che bisogna sapere a quale programma affidarsi. Sebbene esso sia l’unica soluzione per recuperare il controllo del peso e per uscire dal rischio di alcune patologie, è comunque necessario valutarne diversi aspetti.
Partiamo dal presupposto che le probabilità di successo – a lungo termine – di un percorso dimagrante sono piuttosto ridotte. E non perché non sia possibile perdere i chili-obiettivo, ma perché la perdita di peso purtroppo, spesso non si mantiene nel tempo. I chili persi tornano, se non esiste alla base un piano solido e strutturato. Questo fenomeno del recupero del peso è anche una conseguenza dei fattori coinvolti nello sviluppo dell’obesità. Fattori che non sono certamente legati alla incapacità di resistere al cibo, come spesso si crede.
Il Percorso Dimagrante deve indagare, educare, supportare
Entriamo nel vivo della questione e facciamo luce sui fattori di rischio dell’obesità. Anzitutto, diamole una definizione: patologia cronica multifattoriale. In secondo luogo, liberiamola dalle catene dei preconcetti che la vogliono identificare come l’effetto di un atteggiamento edonistico nei confronti del cibo. L’obeso non vive di cibo perché brama il piacere, l’obeso è affetto da una patologia che lo porta a mangiare, a ingrassare e, infine, a stare anche male.
I fattori determinanti l’obesità sono molteplici
E sono tutti fattori che vanno valutati alla luce di un percorso dimagrante serio e ben impostato. Possiamo riassumere in 4 categorie i fattori implicati nello sviluppo dell’obesità, che possono anche co-occorrere:
- genetici / familiarità
- neurobiologici e fisiologici
- psicologici ed emotivi
Ciascuno di questi fattori va considerato nella sua incidenza sul disturbo, incidenza che cambia da persona da persona e sulla quale si deve costruire il percorso dimagrante più adatto.
Ciò significa, in pratica, che andranno fatti tutti gli opportuni esami clinici e diagnostici per valutare le condizioni di salute e gli eventuali disturbi (per es: ormonali) che possono causare uno squilibrio fisiologico; appurate le cause genetiche e/o biologiche che possono interferire con il programma alimentare.
In base a questi passaggi preventivi si devono poi stabilire le eventuali terapie da intraprendere e, infine, fissare obiettivi raggiungibili.
La “dieta” è solo una parte del programma per il dimagrimento
Eccoci al cuore del problema: quale impostazione deve avere un percorso dimagrante per funzionare davvero ed essere sostenibile a lungo termine?
Contrariamente a quanto si pensa, non ci si può basare solo sulla dieta né tanto meno sulla dieta che priva e mortifica. Dobbiamo tenere a mente che nessun programma rigido potrà mai funzionare in presenza di un corpo predisposto, o di una mente che punta sul cibo per mantenersi in equilibrio emotivo e psicologico. Dobbiamo anche sapere, o ricordare, che il nostro cervello non tollera la privazione da cibo e che farà del tutto per spingere il corpo a cercarne, se messo alle strette. Questo è un processo che ci portiamo dietro dai tempi dei tempi.
Ovviamente un tempo la ricerca di cibo era finalizzata al sostentamento, il corpo metteva da parte le scorte di grasso che potevano essere sfruttate in caso di bisogno. Oggi questo rischio non esiste più ma il meccanismo è rimasto tale e quale.
Più che sulla dieta con accezione negativa e scoraggiante, dobbiamo puntare sull’educazione alimentare, quindi, dobbiamo imparare a mangiare sano e bene, a moderare le quantità, a scegliere / abbinare i cibi sulla base del loro apporto calorico e nutritivo, considerandone ad esempio l’indice glicemico, il contenuto in fibre, gli ingredienti più o meno con i quali è stato fatto.
L’esercizio fisico e il supporto psicologico
Un percorso dimagrante che funziona deve anche poggiare sull’integrazione di un buon esercizio fisico, fondamentale per mantenere alto il metabolismo basale e per aumentare la massa magra, i muscoli, che possiamo perdere durante la dieta e, alla lunga, rallentare il dimagrimento (perché sono i nostri muscoli che ci fanno bruciare di più!).
Infine, se la persona vive una riconosciuta condizione di dipendenza dal cibo o quella della fame emotiva che la spinge a mangiare per trovare conforto e superare i disagi, allora è sicuramente utile anche il supporto psicologico che può sciogliere questo legame nocivo con il cibo. Il supporto psicologico è anche utile nel momento iniziale, quando ci si pone l’obiettivo sulla base di un proposito concreto, realistico e misurabile.
Il percorso di dimagrimento deve nascere e proseguire in primis dal bisogno di stare bene, in salute, e poi dal desiderio estetico di tornare in forma.
Ma non può iniziare con obiettivi vacui o infondati, altrimenti si rischia di perdersi lungo la via per la delusione di non vedere i risultati sperati. Risultati che, ricordiamo, sono sempre rapportati alla persona (al patrimonio genetico, all’età, alla conformazione e alla condizione clinica). D’altro canto, i risultati devono essere misurabili per trovare la motivazione di proseguire.
Un percorso di dimagrimento serio e completo deve comprendere tutti questi elementi: accertamento clinico e diagnostico, la valutazione psicologica, l’educazione alimentare, l’attività fisica, il supporto costante.
Il supporto costante nella fase di mantenimento
Il supporto costante di medici e specialisti che ci seguono nelle varie componenti del percorso dimagrante è un po’ l’elisir del successo a lungo termine, quando abbiamo finalmente scavalcato l’ostacolo apparentemente più grande, il dimagrimento, ed entriamo nella fase del mantenimento.
In realtà è proprio questa la fase più delicata, quella che in cui dobbiamo mantenere vivo e accesso l’obiettivo. Se abbiamo lavorato bene insieme ai responsabili del percorso, sappiamo come restare saldi e tenere a bada tutti i rischi delle ricadute.
Stai cercando un percorso di dimagrimento per perdere peso in modo sano, duraturo e sicuro?